Dott.ssa Stefania Passaquindici

Attacchi di Panico

Dott.ssa Stefania Passaquindici

La parola Ansia deriva da "angere" che significa opprimere, chiudere alla gola.

L'Ansia è una delle patologie più diffuse nella nostra società occidentale.

Esiste una forma di Ansia positiva che è quella che sollecita l'organismo ad attivarsi ed a mobilitare le sue risorse per affrontare l'evento da affrontare (es: Ansia che ci permette di migliorare le performance in vista di un esame).


Il Disturbo da Attacchi di Panico (DAP) è un disturbo psicopatologico inserito nel DSM-5.

Mentre in passato l'accento veniva posto sulla mancanza di una spiegazione medica, attualmente l'attenzione viene posta su sintomi somatici che procurano disagio, accompagnati da pensieri, sentimenti e comportamenti anomali.

Si tratta di un'esperienza che sin dal primo esordio stravolge e condiziona la vita, vissuta con un profondo senso di insicurezza e di vergogna, con il terrore che possa ripetersi.

L'attacco di panico comporta l'insorgenza improvvisa di alcuni dei sintomi sotto elencati:

  • tremori alle braccia e/o alle gambe
  • oppressione o fastidio al petto, sensazione di asfissia
  • palpitazioni o tachicardia
  • sensazioni di sbandamento, instabilità e svenimento
  • sensazioni di torpore o di formicolio agli arti ed alle mani
  • paura di impazzire o di perdere il controllo
  • disturbi addominali
  • vampate o brividi
  • forte aumento della pressione sanguigna o, al contrario, rapido crollo
  • paura di stare sempre peggio e di non riuscire a riprendersi
  • una sensazione che fa credere imminente la morte, anche senza un nesso diretto con episodi drammatici


A supporto della diagnosi di disturbo di panico devono essere soddisfatti i seguenti criteri:

  • Presenza di attacchi di panico inaspettati e ricorrenti (un solo attacco di panico non è dunque sufficiente), dei quali almeno uno seguito da un mese (o più) di preoccupazione persistente di avere altri attacchi, e/o di preoccupazione relativa alle implicazioni, od alle conseguenze dell'attacco (ad esempio, perdere il controllo, avere un infarto cardiaco, impazzire), e seguiti da una significativa alterazione del comportamento correlata agli attacchi di panico
  • Gli attacchi di panico non devono essere causati dagli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per esempio, da abuso di una droga) o di una condizione medica generale (ad esempio, ipertiroidismo)
  • Gli attacchi di panico non devono essere meglio giustificati da un altro disturbo mentale
  • Attenzione focalizzata sui sintomi somatici; attribuzione di normali sensazioni fisiche a una malattia organica con relative associazioni a pensieri catastrofici; per questo c'è una ripetuta attenzione del corpo alla ricerca di anomalie; reiterata richiesta di aiuto o rassicurazione da parte del medico; evitamento dell'attività fisica e frequenti richieste di auto medico riguardanti sintomi somatici differenti


Sesso ed età prevalenti

Statisticamente nella società occidentale sono maggiori i casi riguardanti il sesso femminile.

E` inoltre identificata l'insorgenza di questa patologia prevalentemente nella post adolescenza e nell'età adulta.

Negli anziani il disturbo può essere sotto-diagnosticato. L'ansia che insorge in età anziana è legata a preoccupazioni tipiche della popolazione anziana: esse possono riguardare l'insorgenza di malattie, la percezione del proprio deterioramento, una scarsa sicurezza finanziaria, l'isolamento sociale e i pensieri di morte. I geriatri dovrebbero rilevare quando i disturbi d'ansia rientrano nei meccanismi comuni relativi all'età o quando è al limite della patologia.

Nei bambini è preminente un unico sintomo: dolore addominale ricorrente, mal di testa, spossatezza, nausea.

Solo i genitori possono calmare queste crisi del bambino, che si presentano tanto più sul versante somatico quanto più il bambino è piccolo. In seguito, nei bambini più grandi, si può avere il passaggio all'atto con collera, distruttività e fughe.

In questi casi è fondamentale un atteggiamento fermo ma benevolo per calmare e riuscire a contenere queste crisi di angoscia.


Fattori di rischio

Tra i fattori di rischio si annoverano i fattori ambientali (es. scarsa scolarizzazione, basso status socio-economico, recenti eventi di vita stressanti), separazioni, lutti, stress, presenza di malattie croniche.


Conseguenze

Spesso il disturbo da attacchi di panico causa una notevole compromissione della qualità della vita.

Le preoccupazioni riguardanti la salute, spesso interferiscono con le relazioni interpersonali, alterano la vita familiare e danneggiano le prestazioni professionali.

Solitamente i pazienti riferiscono che gradualmente la loro vita cambia e tendono a perdere il contatto con gli amici, il lavoro e gradualmente si allontanano sempre più dal contesto sociale.


Tecniche di intervento

Ci sono diversi rimedi utilizzati, alcuni più blandi e poco efficaci (floriterapia, aromaterapia, medicina omeopatica, training autogeno) altri più invasivi come l'uso di farmaci (ansiolitici).

Sicuramente la psicoterapia è il trattamento più adeguato, meno invasiva degli ansiolitici e più efficiace dei sistemi naturali sopraccitati.


Se sei fortemente ansioso, la tua vita è compromessa dagli attacchi di panico, se vuoi finalmente uscire da questa situazione che ti opprime, contattaci all'indirizzo e-mail: info@psicobiettivo.it e prendi un appuntamento per cominciare insieme il tuo percorso di rinascita.

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